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martedì 1 ottobre 2013

Camera 3009 - Caramelle e buchi neri

"UN _ DUE _ TRE...STELLA !!!"  

Ecco il modo perfetto per sfuggire alle delusioni con gli uomini. Ad un certo punto basta sparire dopo il TRE ed andarsene in letargo un mese, un anno, un minuto conficcato in un buco nero. Giusto il tempo di ri-posare il cuore per poi ritrovarlo (magari) misteriosamente avvolto in delicata carta velina, quella che ti da il senso del cosa-provi, quella che qualcuno riuscirà a scartare (ancora?! Siiiii) provocando quella vibrazione, quel fragore gentile (come il soffritto sfrigolante nella padella insomma).
Intanto riprendo in mano la teoria filosofica di un pittoresco personaggio incontrato mesi fa durante un viaggio, teoria che si riassume piu' o meno così: "...io le cose ce le spiego, poi, alla prima che fanno parte la penaliti ed alla terza penaliti: fuori!" e così mi appunto le mie "cose da penaliti", giusto per memoria, perchè non vorrei risvegliarmi dal letargo e rincominciare tutto daccapo.

COSE DA PENALITI

- dire alla prima uscita che "le donne sono tutte aggressive"
- proporre per 5 uscite su 5 "stiamo un pò da me tranquilli"
- rispondere alla proposta "facciamo qualcosa che non sia tranquillamente casa tua" "ok, certo, decidi tu"
- chiamare quando esci dall'ufficio tu (peccato che io non sono ancora uscita) 


COSE DA CARAMELLE E BACI

- avere tra i dischi in vinile tutti gli lp dei Police e farli suonare
- avere un frigo pieno di frutta e scatolette
- passare la mano per spostare i capelli dagli occhi mentre stai per baciare (me)

Intanto che vado in letargo un minuto in quel buco nero in fondo lì, alla fine del sistema solare, continuate voi?!

venerdì 28 giugno 2013

Camera 2506 Sogni e segni

Ululando alla luna (in silenzio) ti lascio partire, smettendo di chiedermi cos'è quella scia di assenza che traccia l'aereo lassu' con te e i tuoi sogni (che sono pure i miei).

Ti ho messo in mano quelle valigie, un possibile lavoro e cinquecento sterline con cui innaffiare prati di sogni sui quali traccerai il tuo futuro ed ora sto qui ad ululare per non chiederti se hai freddo o fame o paura perchè mi prenderei a calci ma la madre bussa sempre con coperte, carezze e dolcezzevarie, bussa pure ora che sto in aereoporto con un cartello affisso sulla porta del cuore che recita un: "Torno subito".

Il cielo bludenso, le nuvole scompigliate dal vento e un arnese con le ali che ti tiene nella pancia e ti porta verso nord.

Il parcheggio, il ticket, le monetine, un "fuori servizio".

Il caso, il destino, una coperta e io che aspetto di avere di nuovo fame.

giovedì 16 maggio 2013

Camera 513 - Disegni nell'aria

Mentre sto avvolta tra le sue braccia e mi lascio portare dalla musica, mentre sento la sua presa e non ho piu' il tempo di decidere se pensare o lasciarmi soltanto andare perchè quando ha allungato la sua mano verso di me sorridendo ho siglato il mio contratto silenzioso, mentre...

Guido con quel ritmo fluido e ondulato nella testa e penso a Fabrizio, un tale con cui ho ballato un pò piu' che con altri stasera, il massiccio Fabrizio che ballando mi chiede che lavoro faccio ed io lo seguo e mi risponde che fa l'operatore ecologico ed io che ballo e mi lascio portare e sorrido e cerco di seguire il ritmo di questa musica che proprio non è robamia ma è una cosa nuova, un posto nuovo da scoprire, nuove suggestioni semplici come il tocco di una mano, dei ritmi che si incastrano creando voluttuosi disegni nello spazio.

Mi muovo e dopo mesi e mesi  ho di nuovo voglia di scrivere, di raccontare di come una pista da ballo sia un luogo democratico dove un uomo ed una donna vestiti solo di musica (beh pure di qualche straccetto addosso eh?!) si muovono, al di la delle sovrastrutture, delle classi sociali, dei conti correnti, dell'età o di qualunque altra cosa...Una semplice pista da ballo azzera tutto, la musica fa da ponte e due persone si avvicinano, alle volte tanto da sentire il cuore dell'altro battere, e tracciano disegni nell'aria con i corpi e gli sguardi, un tracciato vitale.
 

...la musica che suona si chiama kizomba e viene dall'Angola e fa così...

Poi, appena un passo dopo la fine della pista c'è il mondo. E giocarsela è un'altra cosa...