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venerdì 28 giugno 2013

Camera 2506 Sogni e segni

Ululando alla luna (in silenzio) ti lascio partire, smettendo di chiedermi cos'è quella scia di assenza che traccia l'aereo lassu' con te e i tuoi sogni (che sono pure i miei).

Ti ho messo in mano quelle valigie, un possibile lavoro e cinquecento sterline con cui innaffiare prati di sogni sui quali traccerai il tuo futuro ed ora sto qui ad ululare per non chiederti se hai freddo o fame o paura perchè mi prenderei a calci ma la madre bussa sempre con coperte, carezze e dolcezzevarie, bussa pure ora che sto in aereoporto con un cartello affisso sulla porta del cuore che recita un: "Torno subito".

Il cielo bludenso, le nuvole scompigliate dal vento e un arnese con le ali che ti tiene nella pancia e ti porta verso nord.

Il parcheggio, il ticket, le monetine, un "fuori servizio".

Il caso, il destino, una coperta e io che aspetto di avere di nuovo fame.

20 commenti:

  1. meraviglia che sei... :)

    sono andata a cercare una cosa che ho trovato per caso tempo fa:

    "Che fine ha fatto il tuo cuore"

    Sono diventata madre quando il mio primo figlio era nato da tempo: anni, probabilmente. Non è una cosa che arriva insieme al parto, la maternità. E non la si trova, mai, nella luce, nel buon esempio, nella lista delle cose giuste da fare. Sta nascosta nel buio, nel primo buio: quello dove siamo cresciute. Quello dove, molte di noi, allevano i propri figli. Un posto segreto dove le donne seppelliscono gran parte di loro stesse, per nasconderlo alla vista di una nuova vita, che vorrebbero perfetta. E adeguata. E luminosa. Non lo è. Tanto vale cominciare a dissotterrare quello che abbiamo messo via. Potrebbe esserci utile. Fuori la rabbia, che sotto pressione diventa esplosiva. Fuori la paura, fuori i ricordi: anche i più duri. Possiamo trovarci di tutto, lì dentro. Di sicuro c’è nascosta anche una bambina, la figlia che siamo state e che saremo per sempre. E’ lei che può dirci qualcosa. E’ lei, la maestra della nostra maternità: di chi ha figli e di chi non ne ha, ma che ogni giorno, come tutte, mette al mondo se stessa".

    Stefania Rossotti

    un abbraccio amica bella

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    1. l'essere madre è una possibilità in piu' di sperimentare quel sestessi fatto di tanti pezzetti ( donna amica amante collega vicina di casa vicina di fila vicina di parcheggio indicatore di strade zia nipote parenteamata moglie moglieex figlia sorella passeggiatrice di musei e vie goditrice di panorami e sole compagna di giorni buoni ma anche no farmacista e dottoressa al bisogno cuoca-a-caso gelataia o gelatiera giarrettieranograzie perdente di strade e direzioni ampliamente usufruitrice di navigatori satellitari e biglietti della metro parcheggiatrice a spanne zuccheratrice della realtà ingegnera dei canali ma solo lacrimali zerobrava in matematica e godereccia nell'uso della parola in ogni qual possibile e pure impossibile variante)
      la

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    2. Dovevo aggiungere "grandissimamente scarsa nell uso delle apparecchiature touch" ma che stavo scrivendo poi chi se lo ricorda?! ;-)
      Baci bella Elena!

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    3. Sì :) siamo tutto questo.... e tanto, tanto altro...
      ricchi di sfaccettature, caledeoscopici, pure un po' complicati forse, ma immensamente ricchi di sfumature.

      Sempre bello leggerti, pure scordarella, che poi sulle apparecchiature touch concordo pienamente **

      un abbraccio

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  2. Tutto il meglio...sempre...

    "I vostri figli non sono i vostri figli.
    Sono i figli e le figlie della vita stessa.
    Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
    e non vi appartengono benché viviate insieme.
    Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
    poiché essi hanno i loro pensieri.
    Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
    poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.
    Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
    poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.
    Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
    L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
    affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
    In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere,
    poiché, come ama il volo della freccia, così l’immobilità dell’arco"

    Kahlil Gibran

    Io lo so, son stato arco tenuto troppo nella faretra.

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    1. lo so, lo so pure io ma comincio a pensare che non sempre e non tutta la colpa è delle faretre.
      ;)

      (ma poi dai...le faretre non c'hanno neanche un punto vita da mettere in mostra, io sì!)

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    2. Beh, sì, tu sei un'elegante faretra

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  3. essere madri.
    c'è davvero un pezzo del sentire che é precluso ad un uomo.
    forse per questo ci arrabattiamo a cercare spartiti d'amore sempre diversi ma che mai ci appagano.

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    1. Vero Red, quella parte che è sangue e carne, quel essere nido e miccia di una vita è un "qualcosa" di grandioso, un dono ;)

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    1. uhm...la fame torna a sorpresa (sempre). La mia latita da un pò, partenze a parte...

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  5. ma se l'appetito vien mangiando, la fame quando arriva ?

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    1. ;) la fame arriva appena trova un mezzoditrasporto, forse...

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  6. Una presentazione amica mia che vale la pena almeno un'iscrizione, troppo bella per non essera presa in considerazione.
    E infatti mi iscrivo subito sperando in un tuo ricambio...http://rockmusicspace.blogspot.it/
    Complimenti, sei meravilgiosa...leggo il tuo post , immaginado il distacco non come una cosa temporanea , ma definitiva , come lo è stato nel mio caso.
    La morte ti porta in un viaggio eterno...

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    1. Non sai quanto piacere tu mi abbia fatto, proprio in questo momento....
      Te ne ringrazio di cuore...
      Ora vado a salvare il tuo blog....
      Buon pranzo e a dopo...
      Smacckone!!!....

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    2. Ma sono io a ringraziare te, per diamine!! :-D
      I distacchi, momentanei e definitivi, fanno parte del percorso di ognuno...in ogni caso la grande risorsa è riuscire a tenersi al caldo nel proprio "nocciolo" i ricordi...
      Blog serio il tuo, complimenti! Qui solo qualche sporadico blabla...a presto e grazie del tempo che hai dedicato a leggere qui...

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  7. Mi sono accorta , leggendo il tuo blog di averti letto e scritto...
    Che delizia e che piacere...
    Mi vuoi regalare la tua amicizia , almeno virtuale , iscrivendoti al blog...?
    grazie!!!!http://rockmusicspace.blogspot.it/

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  8. a volte ognuno deve fare il proprio percorso

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  9. che bello questo "arrivederci" è pieno e rotondo, come gli arrivederci che piacciono tanto a me :)

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  10. ancora ad ululare alla luna :)
    guarda che è arrivato l'autunno eh se non te ne sei accorto, non è più mica estate, rischi di prendere freddo

    ancora sazia.... neanche un piccolo languorino? beh io invece un antipastino con un tuo nuovo post me lo farei volentieri

    baci *

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Vediamo se la Camera è libera :-)